L’articolo racconta la storia di Alberto Bianco, 64 anni, unico volontario della provincia di Cuneo attivo nel Nucleo Operativo di Protezione Civile (NOPC) per il trasporto internazionale di cellule staminali e midollo osseo. Dopo una lunga carriera alla Michelin, Bianco entra nel NOPC nel 2023, appena pensionato, spinto dal desiderio di fare volontariato e dalla passione per i viaggi.
In due anni e mezzo ha già completato 31 missioni in Italia, Europa e nelle Americhe, diventando uno dei “corrieri della vita” che garantiscono la consegna sicura e tempestiva dei materiali biologici destinati ai trapianti. Il suo compito richiede rigore assoluto: le cellule devono essere mantenute tra 2 e 8 gradi, monitorate costantemente tramite data logger e consegnate nel minor tempo possibile, perché un paziente — spesso un bambino — attende in camera sterile con le difese immunitarie azzerate.
Bianco descrive il lavoro con una metafora semplice: «Siamo come rider, ma invece della pizza trasportiamo cellule viventi. Loro devono evitare che si raffreddi, noi che si scaldi». Le missioni europee durano in media 3-4 giorni, quelle intercontinentali 4-5, con arrivi programmati anche due giorni prima del prelievo. Il tempo libero è minimo: una volta ritirato il materiale, non ci si separa mai dal frigorifero portatile.
Nonostante le difficoltà logistiche e i ritmi serrati, Bianco racconta la grande soddisfazione di contribuire a una catena di solidarietà che può cambiare la vita di un paziente. Un impegno che richiede concentrazione, puntualità e senso di responsabilità, ma che ripaga con la consapevolezza di aver fatto qualcosa di davvero essenziale.
Fonte: La Stampa







